Note 23.03.2021
La Corte di Cassazione fornisce al giudice le istruzioni per la liquidazione del danno alla salute
di Michele Scotto Di Carlo
Il giudice di merito, quando procede alla liquidazione del danno alla salute,deve accertare l'esistenza dell'eventuale concorso del danno dinamico-relazionale e di quello morale. Laddove quest'ultimo risulti, l'interprete determinerà il quantum risarcitorio applicando integralmente le tabelle del Tribunale di Milano, che prevedono la liquidazione di entrambe le voci del danno, sebbene con l'indica...
Note 18.03.2021
Il c.d. “bird strike” fra colpa e responsabilità oggettiva
di Samuel Scandola
Posto che le tariffe aeroportuali hanno natura di tributi e non di corrispettivi privati, tra il gestore aeroportuale e il vettore aereo non si instaura un rapporto contrattuale, sicché di eventuali danni patiti dal vettore il gestore risponderà a titolo di responsabilità extracontrattuale.
Note 18.02.2021
Il fattore “tempo” nella liquidazione del danno: la relatività del debito di valore
di Franco Petrolati
Il danno sofferto dal promittente venditore per la mancata alienazione di un immobile, ascrivibile ad un terzo, è pari alla differenza tra il valore commerciale del bene al momento della liquidazione ed il prezzo offerto dal promissario acquirente rivalutato, parimenti, al momento della liquidazione; è onere del responsabile, convenuto in giudizio, eccepire l'eventuale ragionevole prevedibil...
Note 15.02.2021
Sul “dinamismo” del danno da immissioni: risarcimento anche se nei limiti di legge
di Francesco Ferrara
La Corte di Cassazione, confermando il proprio orientamento riguardo a l'interpretazione del principio della normale tollerabilità di cui all'art. 844 c.c., individua i parametri fissati da norme speciali ambientali (espressione di esigenze di tutela pubblicistiche) quali potenziali criteri minimali per il giudizio di intollerabilità delle emissioni che li eccedono, ma non necessariamente vincolan...
Note 29.01.2021
L'autonoma risarcibilità del danno morale e le sue ricadute sulle tabelle milanesi. Persiste ancora la loro «vocazione n...
di Francesco Molinaro
In tema di danno non patrimoniale derivante da sinistro stradale deve affermarsi il principio dell'autonomia del danno morale rispetto al danno biologico, laddove il primo non è suscettibile di accertamento medico-legale e si sostanzia nella rappresentazione di uno stato d'animo di sofferenza interiore, che prescinde del tutto - pur potendole influenzare – dalle vicende dinamico-relazionali della ...
Note 21.01.2021
Sul risarcimento del danno non patrimoniale: la personalizzazione non sempre è duplicazione
di Serena Cafarelli
Nel caso di lesione della salute, costituisce duplicazione risarcitoria la congiunta attribuzione del danno biologico – inteso, secondo la stessa definizione legislativa, come danno che esplica incidenza sulla vita quotidiana del soggetto e sulle sue attività dinamico relazionali – e del danno c.d. esistenziale, appartenendo tali c.d. "categorie" o "voci" di danno alla stessa area protetta dalla n...
Approfondimenti 21.10.2020
Determinazione del danno non patrimoniale nei giudizi pendenti: il rinvio ai parametri della legge Balduzzi
di Giada Pipere
L'art. 3, comma 3, d.l. n. 158 del 2012, conv. con modificazioni nella l. n. 189 del 2012 (c.d. legge Balduzzi), trova diretta applicazione anche in tutti i casi in cui il Giudice, in pendenza del giudizio, sia chiamato a fare applicazione del criterio di liquidazione equitativa del danno non patrimoniale, con il solo limite del giudicato interno sul quantum. Non risulta, infatti, ostativa la circ...
Note 21.08.2020
Riflessioni in tema di responsabilità per danni da cosa in custodia e caso fortuito
di Federica Pes
La responsabilità per danni da cose in custodia (ex art. 2051 c.c.) costituisce un’ipotesi di responsabilità oggettiva, in cui è onere della parte danneggiata provare il nesso causale tra la cosa in custodia e l’evento dannoso, mentre spetta al custode, se vuole andare esente da responsabilità, dimostrare la sussistenza del caso fortuito.