Approfondimenti 06.06.2017
Il licenziamento disciplinare per insussistenza del fatto contestato: orientamenti giurisprudenziali recenti
di Alberto Astengo
A quasi due anni dall'entrata in vigore del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, arrivano le prime pronunce giurisprudenziali di merito che dispongono la reintegrazione nell'ipotesi di “insussistenza del fatto materiale contestato”. Bisogna ricordare che, ad oggi, continua a sussistere, in materia di licenziamenti, una duplice disciplina. Ai lavoratori, se assunti prima del 7 marzo 2015, infatti, si a...
Note 18.05.2017
Indifferenza delle finalità economiche datoriali nella valutazione del licenziamento per motivo oggettivo. La Cassazione...
di Simone Varva
CASS. CIV. - sez. lav. - 7 dicembre 2016, n. 25201 - Ai fini della legittimità del licenziamento per motivo oggettivo l'andamento economico negativo dell'azienda non costituisce un presupposto fattuale che il datore di lavoro debba necessariamente provare ed il giudice accertare, essendo sufficiente che le ragioni inerenti all'attività produttiva e all'organizzazione del lavoro, tra le...
Note 10.02.2017
Obbligo di repechage e onere probatorio: un revirement della Suprema Corte?
di Stefania Brun
CASS. CIV. - sez. lav. - 22 marzo 2016, n. 5592 - Poiché onere di allegazione e onere probatorio non possono che incombere sulla medesima parte, nel senso che chi ha l’onere di provare un fatto primario (costitutivo del diritto azionato o impeditivo, modificativo od estintivo dello stesso) ha altresì l’onere della relativa compiuta allegazione, non incombe sul lavoratore licenziato per...
Note 06.02.2017
“Rito Fornero” per i licenziamenti e domande fondate sui medesimi fatti costitutivi
di Claudia Onniboni
CASS. CIV. - sez. lav. - 13 giugno 2016, n. 12094 - Il ricorso introduttivo è procedibile secondo il rito “Fornero” qualora in esso si prospetti l'esistenza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e di un licenziamento che lo risolva in modo illegittimo e si invochi la tutela prevista dall'art. 18 Stat. lav., indipendentemente dalla fondatezza della domanda nel merit...
Note 13.01.2017
Licenziamento collettivo e limitazione dell'ambito di riferimento ad un settore aziendale
di Giovanni Saracino
TRIBUNALE DI ROMA – sez. lav. – 20 luglio 2016 (ord.) - Nell’ambito di una procedura di licenziamento collettivo, la riduzione del personale deve, in linea generale, investire l'intero ambito aziendale, potendo essere limitato a specifici rami d'azienda soltanto se caratterizzati da autonomia e specificità delle professionalità utilizzate, infungibili rispetto alle altre. Ciò in virtù de...
Note 09.11.2016
La ritorsione come motivo esclusivo di licenziamento: quale regime sanzionatorio?
di Marzia Federica Cannito
TRIBUNALE DI ROMA - sez. IV - 24 giugno 2016, n. 4517 - Il licenziamento del lavoratore deve essere considerato nullo in quanto esclusiva ragione posta a base del provvedimento espulsivo è la ritorsione, non sussistendo alcuna altra giustificazione legittima al licenziamento. Pertanto, effettuando un'interpretazione estensiva dell'art. 2 del d.lgs. n. 23 del 2015, il giudice applica la c.d. “...
Note 26.10.2016
L’impugnativa dei “vecchi” licenziamenti: le “nuove” decadenze e l’interpretazione estensiva della Suprema Corte
di Francesco Centofanti
CASS. CIV. - sez. lav. - 4 luglio 2016, n. 13598 - La Suprema Corte si pronuncia sull’applicazione del regime di decadenza dall’impugnazione del licenziamento, quale a regime modificato dal c.d. Collegato lavoro (legge n. 183 del 2010), ai recessi intimati prima della sua entrata in vigore, e a tale data già impugnati in via stragiudiziale.L’Annotatore valuta criticamente la decisione, d...
Note 12.09.2016
Distinzioni e interferenze tra licenziamento discriminatorio e ritorsivo
di Giorgio Bolego
CASS. CIV. – sez. lav. - 5 aprile 2016, n. 6575 - È nullo perché discriminatorio per ragioni di genere il licenziamento intimato ad una lavoratrice che ha manifestato l'intenzione di sottoporsi a pratiche di inseminazione artificiale.