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Società e concorrenza
Direttori di area:
Pres. Roberto Chieppa, Prof. Michele Perrino, Dott. Guido Romano, Prof. Massimo Rubino De Ritis
Comitato editoriale:
Dario Buzzelli, Emanuela Fusco
Note 23.02.2021
Sulla responsabilità dei soci per i debiti di s.r.l. estinta: l'onere della prova della riscossione dell'attivo in...
di Diletta Lenzi Leggi dopo
In tema di effetti della cancellazione di società a responsabilità limitata dal registro delle imprese nei confronti dei creditori sociali insoddisfatti, ferma comunque la legittimazione dei soci in quanto successori della società estinta, il disposto dell'art. 2495,comma 2 (oggi comma 3), c.c. implica che, rispondendo i soci nei limiti di quanto riscosso a seguito della liquidazione, grava sul...
Note 12.02.2021
Scissione societaria: il conflitto d'interessi degli amministratori e le fideiussioni a garanzia della beneficiaria
di Antonio Picchione Leggi dopo
La decisione degli amministratori di addivenire ad una scissione parziale dell'originaria società non è di per sé atto che viola il dovere di compiere atti conservativi del patrimonio sociale, atteso che i creditori sociali sono tutelati dalla previsione di una responsabilità solidale della scissa ex art. 2506-quater, comma 3, c.c. Tuttavia, nell'ipotesi in cui gli amministratori accompagnano...
Note 19.01.2021
Nullità delle operazioni ‘baciate' e compensazione c.d. impropria
di Alessia De Pra Leggi dopo
La nullità, per violazione dell'art. 2358 c.c., della operazione di finanziamento per acquisto di azioni proprie, e la nullità del conseguente acquisto di azioni, determina il sorgere di reciproche obbligazioni restitutorie a carico, rispettivamente, della Banca e del cliente. Rispetto a esse, il Giudice può operare d'ufficio la compensazione c.d. impropria, trattandosi di mero accertamento...
Note 10.12.2020
Atto di destinazione, interessi meritevoli e tutela dei creditori del disponente
di Adolfo Ceccarini Leggi dopo
È da ritenersi inesistente l'ipoteca giudiziale iscritta in data successiva alla trascrizione, sugli stessi beni immobili del debitore, dell'atto di destinazione ex art. 2645-ter c.c. disposto a vantaggio dei creditori di una società di cui il disponente sia socio e liquidatore unico, in funzione dell'ammissione della società al concordato preventivo, successivamente omologato dal tribunale.
Note 20.11.2020
La nomina del sindaco-revisore nelle società in amministrazione giudiziaria per la confisca
di Claudio Volponi Leggi dopo
Il sequestro finalizzato alla confisca, in quanto sequestro di partecipazioni sociali o di azienda (oltrechè di singoli beni mobili e immobili), non incidendo sull'organizzazione corporativistica della società, non azzera gli organi sociali, da che discende quale conseguente corollario che l'organo di controllo, qualora costituito (come nelle società di capitali) continui ad operare e, qualora...
Note 29.09.2020
Sulla fallibilità della società scissa nella scissione totale
di Maria Vittoria Zammitti Leggi dopo
La pronuncia in esame ripercorre i termini dell'annoso dibattito circa la natura giuridica della scissione, con i due contrapposti orientamenti, quello (sposato dai ricorrenti) che attribuisce alla scissione natura di modificazione del contratto sociale, con la conseguenza che la società che vi procede non possa dirsi estinta, proseguendo i relativi rapporti nelle società beneficiarie; e l...
Note 11.09.2020
Apporto d'opera in società di persone come conferimento di patrimonio e non di capitale
di Emanuela Fusco Leggi dopo
Il decreto del giudice del registro delle imprese del Tribunale di Roma affronta, con ampia motivazione e per la prima volta in giurisprudenza, la questione della qualificazione del conferimento del socio d'opera nelle società di persone, ampiamente dibattuta in dottrina, giungendo alla (condivisibile) conclusione che si tratta di mero conferimento di patrimonio, come tale non imputabile a...
Note 01.09.2020
Kiko e Wycon: quali tutele per l'interior design degli stores?
di Maria Elena Orlandini, Alessandra Commendatore Leggi dopo
La Suprema Corte di Cassazione conferma la sentenza della Corte d'Appello di Milano, nella quale si evidenzia, correttamente, la presenza nel layout dello store tipico del brand milanese Kiko, le caratteristiche di creatività e novità, pertanto il progetto sotteso all'arredamento di quest'ultimo, ossia l'interior design, risulta meritevole di tutela autoriale.