Cass., sez, I,
L'Autore, partendo dalla decisione in commento, con la quale la Suprema Corte fa luce sulla definizione dei versamenti in conto futuro aumento di capitale e ribadisce l'imprescindibile rilievo della volontà delle parti nella qualificazione di questi ultimi, descrive i diversi tipi di versamenti spontanei effettuati dai soci in favore delle società di capitali (delineando le differenze tra “apporti di patrimonio” e “apporti anticipati di capitale”) e si sofferma sulla preminenza dell'interpretazione della volontà negoziale dei contraenti rispetto a quanto riportato nelle scritture contabili. Infine, illustra la giustificazione sociale di tali tipi di apporti.