T.A.R. Lazio Roma, sez. I,
Nonostante l’attenzione riservata dal legislatore all’informazione al consumatore e alla prescrizione di condotte leali in capo alle imprese, continuano a registrarsi casi di pratiche commerciali scorrette nel settore alimentare tanto sconfortanti quanto per il modo subdolo attraverso cui vengono perpetrate, come nel caso in cui l’informazione fornita, ancorché corretta, si riveli ingannevole per la modalità attraverso cui viene trasmessa. Ciò rivela che l’attuale impianto normativo continua a giovare di gran lunga alle imprese, impedendo a monte di ipotizzare l’abbandono di logiche paternalistiche in favore di una maggiore responsabilizzazione del consumatore.