Approfondimenti 21.06.2018
La continuità di impresa nella procedura di liquidazione giudiziale alla luce della legge delega n. 155 del 2017
di Giuseppina Ivone
L'espressione continuità aziendale, nota nelle discipline aziendalistiche, ha assunto un autonomo rilievo giuridico nel diritto della crisi di impresa con la introduzione dell'apposita disciplina del concordato in continuità aziendale.
Note 10.05.2017
Il rapporto tra affitto d'azienda e concordato preventivo con continuità aziendale nella prospettiva della riforma Rordo...
di Davide De Filippis
TRIB. COMO - sez. I civile - 9 febbraio 2017 - La pronuncia in commento si allinea alla tesi secondo la quale il silenzio dell'art. 186-bis l. fall. non preclude la possibilità di qualificare come concordato con continuità aziendale il concordato che preveda l'affitto dell'azienda e la successiva cessione all'affittuario, arricchendo il già nutrito dibattito con un nuovo argomento.
Note 19.01.2017
Il ricorso straordinario avverso il decreto d'inammissibilità della proposta di concordato preventivo: la parola alle se...
di Pasqualina Farina
CASS. CIV. - sez. un. - 28 dicembre 2016, n. 27073 - Il decreto con cui il tribunale, senza emettere sentenza di fallimento, dichiara inammissibile la proposta di concordato, ex art. 162, comma 2, l. fall. (anche a seguito della mancata approvazione ai sensi dell'art. 179, comma 1), ovvero revoca l'ammissione alla procedura concordataria, ex art. 173 l. fall. non ha carattere decis...
Editoriali 28.04.2016
Pianificazione dell’attività di impresa e gestione dell’insolvenza
di Fabrizio Di Marzio
Uno degli aspetti centrali del nuovo diritto positivo della crisi di impresa entrato in vigore nell’ultimo decennio è dato dalle numerose regole sui piani aziendali in tema di contratti di ristrutturazione e concordato preventivo.In realtà, anche la procedura fallimentare si è arricchita di una previsione sulla pianificazione; ma l’art. 104-ter, l. fall., nel disciplinare il programma di liquidazi...
Note 12.02.2016
Nuova geografia giudiziaria ed effetti sulla competenza del Tribunale per la dichiarazione di fallimento di imprese sott...
di Mario Passaretta
TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE - sez. III - 29 settembre 2015, n. 43 - Il Tribunale dinanzi al quale è stato omologato il concordato preventivo, poi risolto per inadempimento ex art. 186 l. fall., è competente per la dichiarazione di fallimento del debitore insolvente, malgrado lo stesso abbia preventivamente depositato ricorso di autofallimento presso il (nuovo) Tribunale,...
Editoriali 22.12.2015
La rinegoziazione del concordato post-omologazione
di Daniele Vattermoli
Cosa succede se, durante la fase di esecuzione del concordato, liquidatorio o in continuità aziendale, il proponente si accorge di non poter adempiere alle obbligazioni concordatarie, così come confezionate nella proposta originariamente accettata dai creditori ed omologata dal tribunale? In tale circostanza, l’alternativa è soltanto tra la risoluzione per inadempimento, su istanza dei creditori r...
Note 28.10.2015
Le concrete modalità di esecuzione del piano concordatario accettate dai creditori diventano insindacabili perché “contr...
di Leonardo Vecchione
TRIBUNALE DI AREZZO - 19 dicembre 2014, n. 158 - Le concrete modalità di esecuzione del piano concordatario (tra cui quelle di liquidazione) sono parte integrante dell’accordo e, in quanto accettate, sono insindacabili perché “contrattualizzate”.
Articoli 06.10.2015
Sulla responsabilità dell’attestatore ex art. 161, comma 3, l. fall. nei confronti dei creditori
di Antonio Maria Leozappa
È da ritenersi ormai consolidata nella giurisprudenza di legittimità la impostazione per la quale la attestazione richiesta dall’art. 161, comma 3, l. fall. in ordine a «la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano» sia funzionale alla tutela dei creditori da considerarsi «naturali destinatari della funzione attestatrice» unitamente al tribunale.