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Lavoro 04.06.2020

La falsa attestazione della presenza in servizio del dipendente pubblico fra presunzione di mala fede e automatismo sanzionatorio

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Sommario:

  1. 1. La falsa attestazione della presenza in servizio: cenni generali e questioni definitorie.
  2. 2. La presunzione di fraudolenza e mala fede della condotta.
  3. 3. Automatismo sanzionatorio: fra giudizio di proporzionalità e verifica della rilevanza disciplinare.
 

La falsa attestazione della presenza in servizio di cui al comma 1, lett a), dell'art. 55-quater d.lgs n.165 del 2001 rappresenta ancora oggi, nonostante l'intervento “chiarificatore” del 2016, una fattispecie disciplinare fortemente dibattuta. Diversi sono infatti i nodi interpretativi al vaglio della giurisprudenza e connessi alla rigida formulazione dell'infrazione e all'automatismo della risposta sanzionatoria prevista dal legislatore. Lo scritto, compiuta una ricognizione sui contorni definitori della fattispecie, si concentra su due aspetti particolarmente controversi della stessa, avanzando una lettura ermeneutica volta a dirimere le riscontrate aporie interpretative, alla luce dei principi generali vigenti in materia disciplinare.