Le valute virtuali vanno qualificate come “beni” immateriali, giacché non svolgono le funzioni tipiche della moneta, per via della loro estrema volatilità, da un lato, e della mancanza di potere liberatorio nei pagamenti, dall'altro.
Note
Banca finanza assicurazioni 10.11.2020
Nuova definizione di valute virtuali: l'orientamento del TAR
di Maria Consiglia di Martino