Esalta la continuità con i precedenti la sentenza n. 12193 delle Sezioni Unite, depositata l’8 maggio 2019, la quale nega la conformità all’ordine pubblico internazionale dell’atto di nascita straniero, che aveva dichiarato il nato da maternità surrogata figlio di due genitori italiani dello stesso sesso. Continuità che è stata predicata sia nell’adesione alla nozione di ordine pubblico internazionale praticata dalla più recente giurisprudenza di legittimità, sia nella conformità alle soluzioni già accolte dai precedenti, permissive in tema di genitorialità omosessuale, ma rigorose in tema di maternità surrogata.
Editoriali
Famiglia e successioni 29.05.2019
Quale ordine pubblico secondo le Sezioni Unite? Tra omogenitorialità e surrogazione, all’insegna della continuità
di Ugo Salanitro