Sommario:
- 1. Il fatto.
- 2. L'inquadramento della questione.
- 3. Una nuova prospettazione del problema.
- 4. Prima criticità. La Corte centra (ma non del tutto) l'attività storiografica.
- 5. Seconda criticità. Una mossa strategica: dall'oblio all'anonimato.
- 6. La ratio della decisione. La riemersione della teoria pluralistica dei diritti della persona. Primo errore prospettico.
- 7. L'oblio come situazione giuridica derivata. Secondo errore prospettico.
- 8. In cauda venenum. La chiusa della pronuncia: oblio e dignità.
Con la pronuncia in commento, (Cass, sez. un., 22 luglio 2019, n. 19681), le Sezioni Unite hanno cercato di tracciare i limiti (ancora incerti) del diritto all'oblio. L'obiettivo della presente nota non è quello di dilungarsi in questioni conosciute e già ampiamente affrontate, quanto sottolineare le nuove coordinate entro cui il Supremo Consesso ha inquadrato il diritto in esame.