Trib. Roma, sez. XVII, ord.
La creazione e commercializzazione di non-fungible token, rappresentativi di contenuti tutelati da registrazione del marchio, in mancanza di autorizzazione del titolare dei diritti di proprietà intellettuale, comporta una contraffazione del marchio, concretizzando il rischio di confusione determinato dalla identità dei segni utilizzati tale da poter indurre in errore il pubblico circa la sussistenza di un particolare legame commerciale o di gruppo tra il creatore del non-fungible token e il titolare del marchio.