Sommario:
- 1. Il problema della tokenizzazione del marchio
- 2. La definizione di token e non fungible token e l'assenza di un quadro normativo
- 3. L'approccio regolamentare proposto nell'ordinamento francese e l'esperienza statunitense su NFT sportivi
- 4. L'estensione analogica ai NFT della tutela riservata al marchio dotato di rinomanza
- 5. La tokenizzazione del marchio ordinario e l'ipotesi confusoria per i prodotti e servizi identici o affini
- 6. Gli atti di concorrenza sleale ex art. 2598, n. 1, c.c.
- 7. I portali online di scambio (cenni)
Il saggio intende analizzare il fenomeno della tokenizzazione del marchio in assenza di una disciplina speciale, con particolare riguardo all'uso non autorizzato del marchio registrato. Il ricorso a un segno distintivo altrui impresso in un non fungible token determina, inoltre, un illecito concorrenziale previsto dall'art. 2598, n. 1, c.c., che giustifica, pertanto, l'inibitoria (art. 2599 c.c.) e il risarcimento del danno (art. 2600 c.c.), se si accerta che la digitalizzazione del marchio è idoneo a determinare confusione tra il pubblico.