Approfondimenti

Lavoro 17.01.2023

In difesa del processo del lavoro: perché la trattazione scritta è incompatibile con il rito lavoro

Visualizzazione ZEN

Sommario:

  1. 1. La disciplina a regime del deposito di note scritte in sostituzione dell’udienza: l’art. 127-ter c.p.c.
  2. 2. Le ragioni dell’inapplicabilità della trattazione scritta ex art. 127-ter alle controversie regolate dal rito lavoro
  3. 3. L'esperienza dell'udienza cartolare nella legislazione processuale emergenziale
  4. 4. Considerazioni generali conclusive
 

Sulla scia dell'esperienza formatasi durante il periodo dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, il legislatore della c.d. Riforma Cartabia del processo civile (d.lgs. n. 149/2022) ha introdotto nel codice di rito la disciplina a regime dell'istituto della sostituzione dell'udienza con il deposito di note scritte, il quale pone seri problemi di compatibilità con il rito del lavoro e rischia di snaturarne i caratteri fondamentali. Oltre a dar conto degli argomenti che militano nel senso dell'inapplicabilità della trattazione scritta nelle controversie di lavoro e previdenza, l'A. individua nell'atteggiamento di grande disponibilità a ricorrere a tale forma di trattazione manifestato sinora dai giudici del lavoro la ragione ultima del suo definitivo e stabile ingresso nel contenzioso in materia che potrebbe realizzarsi nel corrente anno, nel quale ricorre il cinquantesimo anniversario della legge che ha riformato la disciplina processuale delle controversie in oggetto informandola al principio di concentrazione, inconciliabile con la c.d. udienza cartolare.