Sommario:
- 1. Il nuovo arresto della Cassazione in tema di notifica dell'avviso di addebito
- 2. Cenni sulla notifica semplificata
- 3. L'iniziale orientamento interpretativo della Suprema Corte in ipotesi di irreperibilità relativa del notificando
- 4. La decisione delle Sezioni Unite in materia tributaria
- 5. L'adeguamento (tardivo) della Sezione Lavoro al nuovo indirizzo
Riesaminando la questione della notifica dell'avviso di addebito per contributi previdenziali, effettuata direttamente dall'INPS mediante raccomandata postale, la Corte di cassazione con ordinanza n. 9125 del 4 aprile 2024 ha affermato la necessità – in caso di irreperibilità relativa del destinatario per temporanea assenza dal domicilio – di una “seconda raccomandata” che lo informi dell'avvenuto deposito dell'atto presso l'ufficio postale, in applicazione del principio di reale conoscibilità già espresso a Sezioni Unite in materia di atti impositivi di natura tributaria. Di tale pronuncia, innovativa nel settore giuslavoristico, vengono esaminati nel presente articolo i presupposti e il contenuto nel contesto della tematica di base, riguardante il discusso istituto della “notifica semplificata”, con specifico riferimento alla materia della riscossione dei contributi previdenziali.