di Luigi Balestra
L’editoriale trae spunto da un provvedimento giurisdizionale che ha suscitato un certo clamore per aver disposto l’affidamento familiare di un minore, privo temporaneamente di un ambiente familiare idoneo, a una coppia di conviventi omosessuali. Con la piena consapevolezza delle forti implicazioni di natura ideologica che la tematica delle convivenze omosessuali involge, si pongono in luce, da un lato, quali siano le precipue finalità che connotano l’Istituto dell’affidamento familiare e, dall’altro, il rilievo giuridico ormai acquisito dalla convivenza more uxorio, la cui riconduzione nell’alveo dell’art. 2 Cost. è ormai pressoché pacificamente condivisa dagli interpreti.
