La sentenza della Corte costituzionale in tema di legittimità della normativa che “impone” il divorzio in caso di rettificazione dell’attribuzione di sesso, se da un lato coglie e valorizza la pregressa dimensione giuridica del rapporto matrimoniale tra due soggetti uno dei quali, successivamente alla celebrazione del matrimonio, sia andato incontro a una modificazione dei caratteri sessuali, dall’altro desta alcune perplessità, tra le quali si segnala la mancanza di effetti concreti, nonostante la pronunciata declaratoria di illegittimità costituzionale, nel giudizio a quo.
Editoriali
Famiglia e successioni 19.06.2014
Sugli effetti della rettificazione dell’attribuzione di sesso sul matrimonio preesistente
di Luigi Balestra