Sommario:
- 1. Note introduttive e delimitazione del campo d'indagine. Natura, contenuto e tipologie delle c.dd. servitú militari previste dal legislatore. Cenni e rinvio. L'equa determinazione dell'indennizzo annuo fra valore della rendita catastale e valore venale del bene: «aggravio della proprietà privata» e differenziati «oneri dello Stato».
- 2. Le servitú militari quali vincoli a contenuto negativo nell'interesse (pubblico) alla difesa militare. Rapporto di asservimento, conformazione dello statuto normativo del bene e limitazioni alla disponibilità e al godimento.
- 3. Le servitú negative e la critica alla pretesa contrapposizione tra situazioni reali e di credito.
- 4. Cenni alla differenziazione tra servitú e limitazioni alla proprietà privata. Centralità dell'utilità nei rapporti di uso pubblico.
- 5. Conclusioni. La c.d. servitú militare quale vincolo a contenuto negativo sul bene in proprietà privata idoneo a conformare lo statuto del bene (circolazione, godimento e gestione) in funzione della sua destinazione a soddisfare (in modo concorrente o prevalente) l'interesse (pubblico) alla difesa militare. Il legame funzionale tra il bene appartenente al demanio militare e il bene in proprietà privata: funzionalizzazione dello statuto del bene alla soddisfazione anche dell'interesse pubblico. Vincoli e commisurazione dell'indennizzo.
L'effetto della destinazione di un bene alla soddisfazione di una finalità pubblica o di una utilità per un bene demaniale individua l'elemento centrale nella costruzione delle c.dd. servitú militari. In particolare, la costituzione di un vincolo a contenuto negativo sul bene in proprietà privata è idonea a conformare lo statuto del bene medesimo (circolazione, godimento e gestione) in funzione della sua destinazione a soddisfare (in modo concorrente o prevalente) l'interesse (pubblico) alla difesa militare. A fronte del profilo della conformazione dello statuto del bene, lo Stato deve farsi carico di «oneri» che tutelino l'interesse del singolo, compresso o menomato.