Sommario:
- 1. False credenze e vere apparenze
- 2. La regolamentazione della materia di rinuncia nel codice civile e l'interpretazione dottrinale
- 3. Oggetto della rinuncia e problematiche in ambito notarile
- 4. La rinuncia alla proprietà ed agli ulteriori diritti reali c.d. minori
- 5. Elementi sostanziali dell'atto notarile rinunciativo
- 6. Rinuncia alla quota di comproprietà ed in condominio
- 7. Le scelte del chiamato all'eredità: l'accettazione e la rinuncia all'eredità
- 8. La giurisprudenza circa le rinunce all'eredità
- 9. E dunque…
L'ordinamento giuridico italiano riconosce per ogni diritto disponibile, e dunque per ogni situazione giuridica soggettiva, sia essa sostanziale, processuale, presente o futura, relativa o assoluta, la facoltà di poter rinunciare a questa. La rinuncia, tuttavia, viene considerata quale “manifestazione estrema” del potere dispositivo e di godimento intrinseco ad ogni diritto soggettivo, in quanto il titolare si spoglia volontariamente di una posizione attiva di potere relativamente ai soli diritti disponibili-rinunciabili, non potendo, invece, interessare quelli indisponibili-irrinunciabili.