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Banca finanza assicurazioni 01.02.2023

La vexata quaestio delle clausole “claims made”: validità, natura ed ermeneutica alla luce dei recenti orientamenti giurisprudenziali

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Sommario:

  1. 1. L'assicurazione “on claims made basis”
  2. 2. Le questioni dibattute e le soluzioni accolte dalla giurisprudenza: lo stato dell'arte
  3. 3. Validità, meritevolezza e adeguatezza. L'integrazione del contratto e i suoi pericolosi approdi
  4. 4. (Segue): causa concreta, funzione e scopo del contratto: verso la giusta ermeneutica
  5. 5. Considerazioni conclusive
 

Il giudice che, all’esito del sindacato di adeguatezza del contratto all’ordinamento contemplato dall’art. 1322, co. 1, c.c., dichiari la nullità di una clausola “claims made” in quanto pregiudica la causa in concreto dell’operazione negoziale posta in essere dai contraenti, è tenuto ad individuare una soluzione sostitutiva che salvaguardi l’originaria volontà contrattuale. Ne consegue che l’interprete non può sostituire la clausola nulla con il modello “loss occurence” di cui all'art. 1917 c.c., che le parti hanno inteso escludere, bensì solamente con una previsione che risponda anch’essa al regime “claims made” e che sia pertanto conforme all'iniziale assetto di interessi.