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Arbitrato e processo civile 21.04.2016

Violazione di regole deontologiche e responsabilità civile dell’avvocato

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Sommario:

  1. 1. Premessa.
  2. 2. L’asserita natura giuridica delle regole deontologiche.
  3. 3. Ingiustizia del danno e deontologia.
 

In tema di responsabilità civile dell'avvocato, i precetti deontologici possono integrare la clausola generale di cui all'art. 2043 c.c., atteso che il requisito dell'illiceità potrebbe sussistere ogni volta che si discuta di un danno eziologicamente riconducibile a una condotta del professionista che sia posta in essere in violazione appunto delle regole deontologiche (ove ovviamente dolosa o colposa, secondo i principi generali). Infatti, sull’avvocato incombe pur sempre, anche nello svolgimento dell’attività tipica cui è chiamato nell’interesse del proprio cliente, un obbligo generale di non cagionare pregiudizi arbitrari alle controparti o ai terzi in genere, non giustificati cioè dall’esercizio legittimo e corretto della funzione difensiva (e ciò, anche a prescindere dalla norma speciale ed endoprocessuale in tema di cui all’art. 96 c.p.c.).