Sommario:
- 1. L’opposizione di interessi tra tutore e minore. Una sentenza del Tribunale di Spoleto offre lo spunto per ragionare sulle caratteristiche dell’opposizione e sulla sua distinzione dal conflitto di interessi
- 2. Conflitto e opposizione di interessi nel linguaggio del legislatore. L’assenza di un’effettiva volontà di distinzione
- 3. L’opportunità di distinguere il conflitto di interessi dall’opposizione di interessi specularmente alla distinzione tra genitori e tutore.
- 4. La maggiore ampiezza dell’opposizione di interessi rispetto al conflitto. La sussistenza dell’opposizione nel caso deciso dal Tribunale di Spoleto
- 5. Bibliografia
Una sentenza del Tribunale di Spoleto del 2023 consente di apprezzare le ricadute pratiche della distinzione tra l’opposizione di interessi tra tutore e minore, richiamata dalle norme di cui all’art. 360 c.c., e il conflitto di interessi, richiamato in altre norme come quelle riguardanti la responsabilità genitoriale, e offre lo spunto per ragionare sulle caratteristiche dell’opposizione e su detta distinzione. Sebbene dalla ricostruzione storica delle norme di riferimento non emerga l’effettiva volontà del legislatore di distinguere tra opposizione e conflitto di interessi, la distinzione potrebbe fondarsi su un’interpretazione sistematica, essenzialmente collegata al maggiore rigore della disciplina della tutela rispetto a quella della responsabilità genitoriale.



