Sommario:
- 1. Il Fondo di garanzia per le PMI e la funzione di sostegno finanziario
- 2. La vexata quaestio sull'attribuzione del privilegio nelle procedure concorsuali
- 3. I limiti che impediscono il riconoscimento della prelazione in ipotesi di surroga e l'opponibilità del privilegio in caso di regresso
- 4. La preliminare ricostruzione della complessa operazione economica quale disciplina unitaria di una pluralità di contratti
- 5. Credito di firma, garanzia “a prima richiesta” e finanziamento garantito quali elementi della sequenza composita dell'operazione economica
- 6. L'integrazione legale del credito di firma: l'innesto della clausola restitutoria nel regolamento contrattuale
- 7. La natura condizionale del credito restitutorio
- 8. Lo stato di pendenza della pretesa restitutoria e il rapporto di aspettativa tra garante pubblico e impresa beneficiaria
- 9. L'estinzione dell'aspettativa in ipotesi di avveramento o mancamento della condizione
- 10. La retroattività degli effetti della condizione al tempo della stipula del credito di firma
- 11. La natura privilegiata del credito condizionale restitutorio quale accessorio del diritto di aspettativa
- 12. Il trattamento del Fondo di garanzia per le PMI in sede di concorso
Distanziandosi nettamente rispetto alle considerazioni fino a oggi espresse da dottrina e giurisprudenza, il saggio si propone di indagare la natura del diritto restitutorio del Fondo di cui alla l. n. 662/1996 in ipotesi di escussione della garanzia da questo rilasciata al fine di facilitare l'erogazione del credito e, in particolare, le conseguenze che derivano dall'inquadramento quale pretesa creditoria autonoma, eliminando in radice il dubbio che la prelazione accordata dalla legge sia opponibile, in sede di concorso, alla restante parte del ceto creditorio.