CORTE GIUST. UE - sez. I - 4 giugno 2015, n. 497 - Ogni qualvolta la controversia sia disciplinabile dalla dir. 1999/44/CE, il giudice interno, anche d’ufficio, dovrà verificare se l’acquirente possa essere qualificato come consumatore, anche qualora quest’ultimo non si sia espressamente avvalso di tale status. La pronuncia della Corte di Giustizia completa un lungo percorso giurisprudenziale, ispirato al principio di effettività, volto a tutelare il consumatore, quale parte debole, non solo a livello sostanziale, ma anche in ambito processuale. Il presente elaborato ha lo scopo di illustrare l’asimmetricità del rapporto tra consumatore e professionista per comprendere se tale squilibrio sussista altresì al momento dell’esecuzione del contratto e, in particolare, anche in un’eventuale fase processuale, tale da legittimare un ruolo attivo del giudice.
Note
Obbligazioni e contratti 27.04.2016
La tutela del consumatore tra asimmetricità ed effettività: profili critici
di Maria Silvia Lira