Cass., sez. III, ord.
L'ordinanza interlocutoria resa dalla Corte di Cassazione, sez. III, n. 32077/2022, ha prospettato l'esistenza di un contrasto giurisprudenziale sorto con l'arresto posto da Cass. Civ., sez. III, ord. n. 15734/2018 in merito alla valenza probatoria da attribuire, nel procedimento risarcitorio avverso il Ministero della Salute, al parere sanitario espresso dalle Commissioni Mediche Ospedaliere, sull'istanza di concessione dell'indennizzo ex L. n. 210/1992. Secondo tale più recente orientamento il predetto parere medico-legale, essendo accertamento riferibile al Ministero della Salute in quanto deliberato da un suo organo ovvero dalla C.M.O., acquisterebbe nei confronti di quest'ultimo un'efficacia probatoria privilegiata tale da precludere al Ministero stesso la possibilità di contestare l'esistenza del nesso causale in sede di azione per il risarcimento danni. La questione di particolare rilevanza è stata rimessa alla Sezioni Unite.