Sommario:
- 1. Premessa.
- 2. La funzione «creativa» dell'interpretazione e il diritto vivente giurisprudenziale.
- 3. La riformulazione delle fattispecie di colpa grave del magistrato e della c.d. clausola di salvaguardia.
- 4. Diritto vivente, violazione manifesta della legge e limiti del sindacato sul provvedimento giurisdizionale.
- 5. La responsabilità dello Stato-giudice per i gravi errori nella interpretazione ed applicazione delle norme di diritto e la garanzia costituzionale dell'indipendenza ed imparzialità del magistrato: il pericolo che la discrezionalità del giudice possa sconfinare nell'arbitrio.
Nel processo promosso nei confronti dello Stato per il risarcimento dei danni derivati da un comportamento, atto o provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato con colpa grave, può essere riscontrata la violazione manifesta della legge anche con riferimento all'attività di interpretazione ed applicazione delle norme di diritto, specialmente in relazione al c.d. diritto vivente giurisprudenziale?