Sulla scorta di una ritenuta «straordinaria necessità e urgenza», tra l’altro, «di prevedere la possibilità di concludere nuove tipologie di accordo di ristrutturazione del debito», il nostro ordinamento si è dotato – con il d.l. n. 83 del 27 giugno 2015 – di due nuovi istituti, ascrivibili alla categoria di confine costituita dalle c.d. procedure ibride, la caratteristica delle quali consiste nell’avere nel proprio DNA geni di matrice contrattuale, “sporcati” da tratti marcatamente concorsuali.
Editoriali
Crisi d'impresa 06.07.2015
Accordi di ristrutturazione con intermediari finanziari e convenzione di moratoria
di Daniele Vattermoli