Sommario:
- 1. Il minore di età nel processo. L'esigenza di attuarne il preminente e superiore interesse.
- 2. Le Convenzioni internazionali e i precedenti normativi interni.
- 3. L'ascolto del minore: dialogo e portata precettiva.
- 4. Diverso significato terminologico delle parole “sentire” e “ascoltare”.
- 5. Riforma della filiazione: novità introdotte con la legge n.219 del 2012.
- 6. La conformazione, le modalità e i limiti dell'ascolto.
I giudizi familiari e minorili hanno ad oggetto diritti, spesso personalissimi e libertà fondamentali di cui sono titolari il minore ed i genitori, che si pongono in un continuo «conflitto» tra pretese contrapposte; conflitto che si acuisce poichè, solitamente, il figlio è rappresentato, nel processo, dai propri genitori, i quali esercitano la responsabilità genitoriale, imponendo la necessità di tutelare la soggettività giuridica del minore, affinché ogni procedura, amministrativa o giudiziaria, che lo riguardi sia volta a perseguirne il «superiore interesse».