Sommario:
- 1. Cenni introduttivi
- 2. La controversa nozione di “liquidità” del controcredito e le connesse ricadute in tema di sospensione
- 3. (Segue): le perplessità riscontrate nella più recente giurisprudenza
Il presente contributo ha come intento quello di esaminare più da vicino la fattispecie della compensazione (in special modo quella giudiziale) nell’ipotesi in cui il controcredito, per l’appunto eccepito in compensazione, sia oggetto di accertamento in un diverso e autonomo processo onde comprenderne, da un lato, i presupposti applicativi, atteso il non univoco panorama dottrinale e giurisprudenziale e, dall’altro, tenuto conto dei più recenti arresti nomofilattici, riflettere sul rapporto in termini di pregiudizialità – e, quindi, di sospensione necessaria del giudizio ex art. 295 c.p.c. – intercorrente tra l’eccezione di compensazione (avente ad oggetto un controcredito già sub iudice) e la domanda circa il credito principale.