CORTE GIUST. UE - sez. IV - 1° Marzo 2017, C-275/15 - La Corte di Giustizia ha negato che la trasmissione in live streaming possa rientrare nell'ambito delle normative escluse dall'applicazione della dir. 2001/29, rientrando fra le ordinarie modalità di “comunicazione al pubblico” esercitabili o autorizzabili solo dal titolare. L'A. sottolinea le diverse criticità della soluzione europea, affrontando le questioni interpretative generali e le peculiarità tecniche della fattispecie, cogliendo il rischio di un'ingiustificata overprotection degli IPRs nel mutato contesto tecnologico.
Note
Unione europea e diritti umani 13.06.2017
La ritrasmissione in streaming, la convergenza dei media e la linea sottile fra “regula” ed “exceptio”
di Nicola Alessandro Vecchio