Sommario:
- 1. Introduzione.
- 2. «Contract law package», digitalizzazione e nuove definizioni.
- 3. Sul concetto chiave di «contenuto digitale»: il panorama preesistente...
- 4. …e dopo la nuova disciplina europea.
- 5. Il contenuto digitale nella tradizionale dicotomia bene-servizio.
- 6. Conclusioni.
L’articolo mette a fuoco le criticità interpretative sottese al concetto di «contenuto digitale» espresso nel nuovo contract law package europeo, formato dalle direttive UE 770/2019 e 771/2019 del 20 maggio 2019. L’analisi, svolta in chiave diacronica e comparatistica, si sviluppa intorno al tentativo di inquadramento sistematico della categoria dei contenuti digitali.
Lo studio della questione implicita relativa alla dicotomia bene-servizio e la ricognizione delle peculiarità del contenuto digitale forniranno utili elementi di analisi per individuare alcuni importanti passi avanti compiuti dalla nuova normativa verso la creazione di un diritto contrattuale europeo in grado di fornire risposte adeguate agli inediti interrogativi che caratterizzano le transazioni nell’economia digitale. Al contempo, i risultati mettono in evidenza il persistere di un grado ancora significativo di frammentarietà normativa, i cui effetti a lungo termine potrebbero verosimilmente incidere sull’adattabilità delle nuove regole.