Le recenti novità normative relative alla s.r.l. – intervenute, in particolare, a partire dal 2011 – si incentrano sulla cospicua riduzione degli oneri di costituzione e di funzionamento di tale tipo di società. Così facendo, per un verso il legislatore italiano riconnette la s.r.l. al trend in atto in vari ordinamenti nazionali europei, sulla spinta della giurisprudenza comunitaria in tema di libertà di stabilimento delle società nella UE, che ha visto la Private Limited Company britannica giocare il ruolo di apripista di un processo di competizione fra ordinamenti con sostanziale convergenza di soluzioni nazionali, in punto di riduzione dei costi e vincoli normativi per i rispettivi tipi di società di capitali “chiuse”. Per altro verso, alle stesse riforme nazionali, incluse le ultime modifiche della s.r.l. italiana, corrisponde una politica normativa che da tempo si snoda a livello centrale europeo, dove il tema della riduzione degli oneri di costituzione e funzionamento (mediante la semplificazione dell’iter costitutivo e delle regole di funzionamento, da un lato, e dall’altro la sostanziale svalutazione dei vincoli di capitale minimo) è additato quale via maestra per ritagliare forme societarie congeniali all’azione delle piccole e medie imprese.
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Società e concorrenza 24.02.2015
Vicende recenti della s.r.l. italiana e istanze di diritto europeo
di Michele Perrino