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Società e concorrenza 14.06.2021

In house providing v. ricorso al mercato: legittimi gli obblighi di motivazione previsti dal legislatore italiano

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Sommario:

  1. 1. L'obbligo di motivazione previsto dal legislatore italiano nel caso di “in house providing”.
  2. 2. La legittimità dell'obbligo di motivazione alla luce delle pronunce della Corte di Giustizia e della Corte costituzionale.
  3. 3. La bozza di Linee guida Anac per la redazione della motivazione di cui all'art. 192, comma 2, del Codice dei contratti pubblici
  4. 4. Riferimenti bibliografici.
 

L'art. 192, comma 2,del Codice dei contratti pubblici impone alle stazioni appaltanti, nel caso di affidamenti in house, un obbligo di motivazione particolarmente rigoroso, la cui legittimità è stata di recente confermata dalla Corte di giustizia e dalla Corte costituzionale, sulla base di argomentazioni giuridiche verosimilmente riferibili anche all'obbligo motivazionale di cui all'art. 5 TUSP, applicabile alle ipotesi di costituzione di società pubbliche (ivi incluse quelle in house) o di acquisto di partecipazioni nelle medesime. Facendo seguito alle suddette pronunce, l'Anac ha di recente adottato delle Linee guida, che entreranno in vigore all'esito della procedura di consultazione pubblica.