A partire dagli anni Settanta si è assistito a un'evoluzione nella funzione del modello organizzativo delle società di capitali a servizio di fenomeni diversi rispetto a quello tipico dell’impresa collettiva lucrativa. Ciò non sarebbe stato possibile senza l'opera concettuale compiuta nel decennio precedente. La progressiva affermazione delle teorie istituzionalistiche aveva consentito il riconoscimento giurisprudenziale di alcuni "valori" organizzativi che avrebbero connotato d'allora in poi inequivocabilmente il modello. Il bilancio d'esercizio, da rendiconto degli amministratori in favore dei soci, è divenuto ed è rimasto il perno dell'informazione societaria verso il mercato, i cui principi redazionali e criteri valutativi, attenendo alla tutela di interessi generali, sono presidiati dalle sanzioni proprie della lesione ultracontrattuale di nullità piuttosto che di annullamento.
Editoriali
Società e concorrenza 25.06.2014
Istituzione, contratto e società “in-house”
di Giorgio Meo