Sommario:
- 1. Il caso.
- 2. Le questioni giuridiche affrontate.
- 3. Obbligo di rinegoziare o obbligo di contrarre? Lo stato dell'arte.
- 4. (Segue): un orientamento minoritario suscettibile di diventare egemone.
- 5. Favor per la conservazione del contratto (soprattutto in tempo di crisi). Possibilità per la parte onerata di chiedere la revisione in via principale.
- 6. Intervento del giudice sul contratto: funzione e limiti.
Il Tribunale di Roma afferma l'esistenza di un obbligo legale di rinegoziare il contratto di durata colpito da eccessiva onerosità sopravvenuta e aderisce alla dottrina (ad oggi minoritaria) che consente alla parte onerata di esperire in via principale un'azione per la modifica equitativa del contratto squilibrato, anche in difetto di una previa domanda di risoluzione. Nel commento si aderisce a tale impostazione e si propongono taluni criteri pratici per circoscrivere l'intervento giudiziale di eterointegrazione del contratto e consentirne, altresì, il controllo di razionalità ex post.