Approfondimenti

Obbligazioni e contratti 26.07.2017

In claris non fit interpretatio: le parole sono l'inizio, ma non la fine

Visualizzazione ZEN

Sommario:

  1. 1. Il caso di specie.
  2. 2. La risposta della Corte di legittimità.
  3. 3. In claris: quali limiti?
  4. 4. Conclusioni.
 

Ai fini della ricerca della comune intenzione delle parti, il primo e principale strumento è rappresentato dal senso letterale delle parole e delle espressioni utilizzate. Tuttavia, l'art. 1362 c.c. non preclude al giudice la ricerca di una volontà diversa, verificando il significato della formulazione letterale alla luce dell'intero contesto contrattuale e considerando le clausole in correlazione tra loro.