Approfondimenti

Obbligazioni e contratti 23.03.2015

Appalto e compravendita di cosa futura: i criteri distintivi

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Sommario:

  1. 1. Le differenze a livello teorico.
  2. 2. I caratteri distintivi elaborati dalla giurisprudenza.
  3. 3. L’àmbito operativo: alcuni casi concreti.
 

A livello teorico le fattispecie dell’appalto e della compravendita di cosa futura risultano all’apparenza di facile riconoscibilità sia sotto il profilo funzionale, sia in relazione alla struttura negoziale in quanto riconducibili a contratti tipici e nominati che trovano un’esauriente e analitica descrizione nel Codice civile. Il primo si inquadra tra i contratti consensuali a efficacia prevalentemente obbligatoria con cui l’appaltatore assume un’obbligazione principale di fare, diretta alla realizzazione di un’opera o di un servizio; il secondo ha a oggetto il trasferimento della proprietà di un bene o il trasferimento di altro diritto non ancóra esistente verso il corrispettivo di un prezzo. Dall’angolo visuale degli interessi perseguiti, il conseguimento della titolarità della cosa costituisce la vera e unica finalità della compravendita, mentre è l’attività realizzatrice dell’opera a colorare funzionalmente l’appalto.