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Lavoro 07.11.2025

La rappresentatività sindacale dopo la sentenza della Corte cost. n. 156/2025: dalla soluzione arbitrale alla supplenza sistemica

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Corte cost., 30 ottobre 2025, n. 156

Sommario:

  1. 1. Art. 19 e Corte costituzionale: dal minimalismo del 2013 all’ingegneria pretoria del 2025
  2. 2. La tecnica decisoria e la natura interinale del rimedio adottato
  3. 3. Oltre la giurisprudenza precedente: la rappresentatività comparativa come principio ordinatore “di supplenza”
  4. 4. Conclusioni. Verso una giuridificazione indiretta del Testo Unico del 2014
  5. 5. Bibliografia
 

L'articolo analizza la sentenza n. 156/2025 della Corte costituzionale che riconfigura l'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori introducendo il criterio della “rappresentatività comparativa nazionale”. La decisione conferma una caratteristica strutturale del diritto del lavoro italiano: il persistente ricorso all'intervento giudiziario per compensare l'assenza di una normativa che attui la seconda parte dell'articolo 39 della Costituzione. Pur essendo presentato come una soluzione provvisoria, il nuovo criterio rimane normativamente fragile e può portare a valutazioni giudiziarie incoerenti in assenza di parametri normativi. L'articolo sostiene che la Corte eleva implicitamente il Testo Unico sulla rappresentanza sindacale del 2014 a parametro normativo indiretto. Sebbene non sia formalmente incorporato nella legge statale, il Testo Unico fornisce l'unico metodo empiricamente fondato per valutare la rappresentatività e diventa così, attraverso l'approvazione costituzionale, uno standard interpretativo de facto. La conclusione sottolinea l'urgente necessità di una legislazione completa in grado di stabilizzare un sistema che non può più fare affidamento solo sulle costruzioni giuridiche.