Sommario:
- 1. Premessa. L'art. 28 St. lav. compie 50 anni.
- 2. La natura pervasiva della fattispecie “condotta antisindacale”.
- 3. La potenza diffusiva del modello di protezione.
- 4. La “cittadinanza” (non solo processuale) dell'interesse collettivo nel Diritto del lavoro…
- 5. (Segue): …e fuori dal Diritto del lavoro.
- 6. Affanni, veri e presunti, della repressione della condotta antisindacale.
- 7. La perdurante valenza del modello dell'art. 28 St. lav. dalla parte del lavoro non subordinato: spunti dalla legislazione più recente.
L'Autore sviluppa nel saggio la tesi per cui l'art. 28 St. lav. resti una disposizione fondamentale del nostro ordinamento e che la singolare e straordinaria combinazione di fattori, quali la sua fattispecie aperta, il modello di tutela giudiziale, e soprattutto la rilevanza della dimensione collettiva anche nel momento processuale, abbia allungato la sua influenza dentro e fuori il Diritto del lavoro nell'arco dei suoi cinquant'anni di vigenza. Tale apprezzamento, però, di fronte ad alcune criticità che nel testo vengono evidenziate, devono indurre a considerare la norma sulla repressione della condotta antisindacale solo come punto di partenza della tutela collettiva del lavoro.