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Lavoro 21.04.2017

Il difficile raccordo tra la responsabilità civile del datore di lavoro in tema di sicurezza e l'autoresponsabilità o corresponsabilità del lavoratore

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Sommario:

  1. 1. Osservazioni preliminari e delimitazione del campo di indagine.
  2. 2. Il punto di partenza: la funzione dell'obbligazione di sicurezza ed il c.d. diritto prevenzionistico.
  3. 3. La natura della responsabilità civile del datore di lavoro ed il concorso tra la responsabilità contrattuale e la responsabilità extracontrattuale.
  4. 4. Le nuove frontiere della responsabilità civile in tema di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.
  5. 5. Le questioni aperte sulla responsabilità contrattuale. La prescrizione e la sua decorrenza. L'allegazione delle prove a sostegno della responsabilità.
  6. 6. (Segue): La (scongiurata) responsabilità oggettiva e la (praticata) responsabilità oggettiva «attenuata».
  7. 7. La rilevanza del concorso di colpa del lavoratore. L'ipotesi della corresponsabilità del lavoratore.
  8. 8. L'importanza dell'autotutela del lavoratore ed il dovere di sicurezza del lavoratore verso se stesso.
  9. 9. Il punto di arrivo: il difficile contemperamento tra i doveri datoriali e quelli del lavoratore.
  10. 10. La soluzione proposta.
 

L'articolo analizza come la persona del lavoratore sia divenuta una figura centrale nella gestione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e di come esso, a seguito del cambiamento tecnologico e normativo, abbia sempre più assunto le vesti di soggetto attivo, a tratti anche propositivo, nella materia in parola. Tale trapasso storico, identificabile come una vera e propria “emancipazione” del lavoratore, conduce inevitabilmente a rivedere i confini della responsabilità datoriale attraverso un'attenta analisi del comportamento del prestatore di lavoro, inteso oggi come persona capace di gestire il fattore causale, di prendersi cura di sé, se opportunamente formato sui rischi delle lavorazioni cui è addetto. Alla luce dei disposti normativi, della teoretica e degli orientamenti del diritto vivente, il nodo gordiano sui confini della responsabilità datoriale e l'autoresponsabilità o corresponsabilità del lavoratore non è di facile risoluzione, poiché poggia sulla considerazione storica che vede il lavoratore come soggetto meramente passivo delle tutele antinfortunistiche. Secondo l'A., una soluzione al problema potrebbe giungerci dal diritto comune, attraverso una rilettura dell'obbligazione di sicurezza, più al passo con i tempi, ora scindibile in due distinte obbligazioni, una principale ed una accessoria, ma aventi la medesima importanza se viste con la lente della prevenzione.