Note

Famiglia e successioni 12.04.2021

Irrevocabilità del consenso alla procreazione medicalmente assistita e tutela dell'embrione

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Il 27 gennaio 2021 il Tribunale Civile di Santa Maria Capua Vetere si è pronunciato in ordine ad una interessante questione in materia di procreazione medicalmente assistita, al centro della quale vi è ancora una volta il delicato tema del bilanciamento tra tutela costituzionale dell'embrione e libertà di autodeterminazione.

Ribadendo l'irrevocabilità del consenso prestato da due ex coniugi al momento dell'accesso alle tecniche di PMA (in costanza di matrimonio) e ritenendo infondati i dubbi di legittimità costituzionale adombrati dall'uomo rispetto al comma 3 dell'art. 6 l. n. 40 del 2004, il Collegio della I Sezione civile ha confermato la decisione assunta dal giudice di prime cure, con la quale quest'ultimo aveva ordinato al centro deputato dalla coppia alla conservazione degli embrioni «di procedere all'inserimento in utero degli stessi sulla persona della ricorrente».

Se è vero che l'ordinanza in commento non costituisce un leading case in materia di procreazione medicalmente assistita, è vero anche che – nel ritenere infondata la questione di legittimità sollevata dal reclamante – il Giudice civile sancisce ulteriormente la primazia della tutela costituzionale dell'embrione.