Cass civ., sez. I, ord.
La condotta del danneggiato che entra in interazione con la cosa si atteggia diversamente a seconda del grado di incidenza causale sull'evento dannoso, in applicazione, anche ufficiosa, dell'art. 127, comma 1 c.c., fino a rendere possibile che detto comportamento interrompa il nesso eziologico tra fatto ed evento dannoso, quando abbia avuto esclusiva efficienza causale nella produzione del sinistro (escluso, nella specie, il risarcimento in favore di un pedone caduto dopo essere scivolato su una scalinata, anche tenendo conto della presenza di illuminazione più che sufficiente, essendosi l'incidente verificato in pieno giorno, in assenza di condizioni meteo avverse, nonché della concreta visibilità degli avvallamenti, usando la normale attenzione).