CASS. CIV. 26 giugno 2014, n. 14552 - L’Autore, prendendo spunto dall’ultimo arresto della Cassazione qui in commento, si sofferma sull’esame dell’istituto regolato dall’art. 173 l. fall. ed in particolare sui profili di definizione del concetto di “atti di frode”, escludendo che l’affinamento del concetto operato dai giudici di legittimità comporti un ritorno al profilo della “meritevolezza” come condizione di accesso alla soluzione negoziale della crisi d’impresa.
Note
Crisi d'impresa 17.11.2014
Conoscenza da parte dei creditori degli atti di frode ai fini della revoca ex art. 173 l. fall. del concordato preventivo
di Roberto Amatore