Sommario:
- 1. Premessa di metodo: l'amplificazione della funzione di verifica ed il ruolo dell'organo di controllo (cenni e rinvio).
- 2. La premessa normativa dell'art. 2086 c.c. ed il ruolo dell'organo di controllo nell'applicazione della regola.
- 3. Le tecniche di incentivazione: l'amplificazione del sistema di responsabilità e, per converso, la premialità della emersione tempestiva.
- 4. La dimensione del controllo nei gruppi.
- 5. Il ruolo dell'organo di controllo nella fase crepuscolare.
- 6. (Segue): l'applicazione della norma di cui all'art.2086 c.c. nella fase della liquidazione: la necessità di realizzare un assetto organizzativo adeguato alla percezione e (in ogni caso) composizione della crisi, anche nella fase crepuscolare.
- 7. La funzione proattiva nell'ambito delle procedure di composizione.
- 8. L'amplificazione delle occasioni di manifestazione dell'organo di controllo (la portata dell'art. 2477 c.c.).
- 9. Conclusioni.
La pietra angolare della c.d. legislazione della crisi è individuabile, il dato può essere acquisito per certo, nella necessità che le disfunzioni di impresa siano – per quanto possibile – prevenute e, laddove questo non accada, tempestivamente rilevate e composte. L'obiettivo normativo, per potere essere raggiunto appieno, necessiterebbe, in realtà, di essere accompagnato da un “cambiamento culturale”, inteso quale dimensione intellettuale, ove gli operatori economici vivano, finalmente, il palesarsi della disfunzione come una patologia, che fisiologicamente accade, nella vita di una impresa. [1] Patologia che non va sottaciuta e tantomeno ignorata, dovendo essere coraggiosamente accettata e affrontata, con tempestività, in guisa da amplificarne la possibilità di superamento, qui intesa col termine composizione.