Sommario:
- 1. La pubblicazione dell'accordo nel registro delle imprese. Efficacia dell'accordo.
- 2. (Segue): l’esenzione da revocatoria.
- 3. (Segue): l’automatic stay.
- 4. (Segue): rapporti con l’istruttoria prefallimentare.
- 5. Effetti dell’omologazione dell’accordo di ristrutturazione. L’esenzione da revocatoria.
- 6. (Segue): prededuzione e finanziamenti.
- 7. (Segue): cessazione dell’effetto protettivo ex art. 182-sexies l. fall.
- 8. (Segue): stabilizzazione degli altri effetti protettivi.
- 9. L’esecuzione degli accordi di ristrutturazione. Il problema della mancanza di disciplina e dell’assenza del controllo giurisdizionale.
- 10. (Segue): l’inadempimento dell’accordo.
- 11. (Segue): esecuzione dell’accordo e fallimento.
Con il presente contributo, si intende esaminare l'accordo di ristrutturazione con specifico riferimento al suo momento attuativo. In particolare, per quanto concerne gli effetti, punto centrale della disamina è costituito sia dalla pubblicazione dell'accordo nel registro delle imprese che dalla sua omologazione, successiva ed eventuale: da entrambi discendono importanti conseguenze giuridiche tra le quali quelle più rilevanti sono indubbiamente rappresentate dall'esenzione dalla revocatoria (sia ordinaria che fallimentare), dal riconoscimento della prededuzione ai finanziamenti (c.d. “ponte” ed in “esecuzione”) e, soprattutto, dal blocco delle azioni esecutive e cautelari (c.d. automatic stay) che crea seri problemi di coordinamento con l'eventuale pendenza del procedimento prefallimentare; per quanto riguarda l'esecuzione, particolare attenzione è stata riservata all'analisi dell'aspetto patologico costituito dall'inadempimento, distinguendo tra i vari strumenti di tutela a disposizione del creditore non soddisfatto, evidenziando la possibilità, per questi, di proporre istanza per la declaratoria di fallimento pur in assenza di una pronuncia di risoluzione dell'accordo omologato.