CASS. CIV. - sez. II - 23 dicembre 2014, n. 27353 - In accordo con la decisione oggetto del commento il riconoscimento tacito di un testamento olografo, intervenuto nel corso di un giudizio conclusosi con sentenza passata in giudicato, non preclude la successiva azione di querela di falso, in via principale, nei confronti del medesimo documento, in quanto la querela di falso costituisce lo strumento offerto dall’ordinamento per eliminare l’efficacia probatoria attribuita ex art. 2702 c.c. alla scrittura privata “legalmente considerata come riconosciuta”. Inoltre, la Corte ha delineato l’oggetto delle due differenti azioni, affermando che il disconoscimento investe soltanto la sottoscrizione della scheda testamentaria, mentre la querela di falso anche il contenuto delle disposizioni. Le questioni affrontate vedono, sullo sfondo, l’annoso dibattito sulla disconoscibilità del testamento olografo, ovvero sull’essere o meno la querela di falso l’unico mezzo per inficiarne la validità.
Note
Arbitrato e processo civile 15.05.2015
Riconoscimento implicito del testamento olografo ed ammissibilità della successiva querela di falso
di Francesco Della Rocca