La clausola con la quale il testatore esclude dalla propria successione un erede legittimo è stata tradizionalmente considerata, sia dalla dottrina che dalla giurisprudenza, una disposizione invalida ed inefficace.
Con una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass. civ., sez. II, 25 maggio 2012, n. 8352), i Giudici di legittimità, discostandosi dall’orientamento negativo tradizionale, hanno stabilito la validità della disposizione testamentaria con la quale il testatore manifesta la volontà di escludere dalla propria successione alcuni dei successibili.
Il predetto principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione consente di valutare nuove modalità operative di regolamentazione degli assetti ereditari.