Cass., sez. III, ord.
La S.C. torna ad occuparsi dei profili di invalidità della consulenza tecnica d'ufficio nel caso in cui il c.t.u. abbia superato il perimetro del quesito peritale formulato dal giudice. L'ordinanza che si pronuncia sul caso di specie e che conclude per la validità dell'elaborato peritale rappresenta l'occasione per riflettere sul percorso argomentativo impostato dal Collegio. Il mero rispetto del contraddittorio nel corso delle operazioni tecniche svolte dall'ausiliario, la motivazione del giudice che si “sovrappone” alle conclusioni del c.t.u. e un'evidente eco al principio del pregiudizio effettivo impongono qualche considerazione circa la loro capacità di rendere valida una consulenza tecnica il cui contenuto abbia esorbitato i confini stabiliti dal giudicante in sede di conferimento dell'incarico peritale.
