CASS. CIV. - sez. III - 30 dicembre 2014, n. 27534 - La condanna al pagamento della somma equitativamente determinata, ai sensi dell'art. 96 c.p.c., comma 3 aggiunto dalla l. 18 giugno 2009, n. 69, necessita dell'accertamento della mala fede o della colpa grave della parte soccombente, non solo perché la relativa previsione è inserita nella disciplina della responsabilità aggravata, ma anche perché agire in giudizio per far valere una pretesa che si rivela infondata non è condotta di per sé rimproverabile.
Note
Arbitrato e processo civile 21.04.2015
La condanna per lite temeraria ex art. 96, comma 3, c.p.c. non può prescindere dall’accertamento dell’elemento soggettivo
di Francesco Agnino