Note

Arbitrato e processo civile 24.05.2019

Indennità di equa riparazione e valore del giudizio presupposto: limite invalicabile?

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In tema di equa riparazione per la durata irragionevole del processo è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 2-bis, comma 3, l. n. 89 del 2001, in relazione agli artt. 111 e 117 Cost., in quanto la norma, garantendo una più stretta relazione tra il valore del giudizio presupposto  e il patema d'animo che la parte subisce in attesa della sua definizione, persegue la "ratio" di evitare sovracompensazioni.

Il valore del giudizio presupposto, quale limite alla misura dell'indennizzo per l'eccessiva durata processuale ai sensi dell'art. 2-bis, comma 3, legge n. 89 del 2001, non comprende le spese processuali funzionali all'esercizio dell'azione ed include, invece, l'ammontare degli interessi liquidati nella pronuncia definitiva.