TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA - sez. II - 5 marzo 2015, n. 383 - In capo al giudice istruttore sussiste il potere discrezionale di valutare la concessione dei termini, ex art. 183, comma 6, c.p.c., pure se espressamente richiesti dalle parti in causa. Tuttavia, l’eventuale negazione della c.d. appendice di trattazione scritta non deve assolutamente pregiudicare il diritto di difesa delle parti, anche alla luce delle circostanze concrete emerse nel singolo giudizio.
Note
Arbitrato e processo civile 03.02.2016
Il giudice è davvero obbligato a concedere i termini ex art. 183, comma 6, c.p.c., se richiesti dalle parti ?
di Antonio Romano